Quasi sempre si tratta di un dettaglio che mette in risalto la “tecnologia” di un’auto, promettendo una maggiore aerodinamica o semplicemente una scelta estetica per non rovinare l’estetica delle portiere, ma è anche una questione che comporta dei rischi. Ci riferiamo alle maniglie retrattili che da tempo conquistano parte dei veicoli di fascia alta attualmente in commercio. In Cina si sta valutando di vietarle a partire dal 2027, e le ragioni vanno oltre l’estetica.
Siamo sicuri che le maniglie a scomparsa siano il futuro? I dati dicono di no
Il problema di fondo. Reso popolare da Tesla e adottato in massa dai produttori premium, le maniglie retrattili vengono spesso aggiunte perché promettono una migliore aerodinamica e un design più pulito. Tuttavia, secondo i test dell’istituto cinese C-IASI, funzionano correttamente solo nel 67% degli urti laterali, contro il 98% delle maniglie meccaniche tradizionali.
I numeri. Il loro contributo aerodinamico è praticamente insignificante, secondo quanto riportato nei rapporti della Society of Automotive Engineers (SAE), poiché riducono il coefficiente di resistenza aerodinamica solo di 0,005-0,01 punti. Ciò si traduce in un risparmio energetico di 0,6 kWh ogni 100 chilometri, equivalente a pochi centesimi per viaggio. In cambio, aggiungono tra i 7 e gli 8 chili di meccanismi elettrici al veicolo e costano tre volte di più di una maniglia convenzionale.
Quando la tecnologia fallisce. I casi documentati in Cina rivelano i preoccupanti problemi che questi elementi possono causare ai veicoli: dagli occupanti intrappolati dopo le inondazioni, ai ritardi nelle evacuazioni a causa delle maniglie congelate in inverno, fino ai conducenti costretti a rompere i finestrini delle proprie auto. Un guasto elettrico, una batteria scollegata o il blocco del motore della maniglia stessa possono essere sufficienti per trasformare l’auto in una trappola. “Molti passeggeri dei sedili posteriori non sanno dove trovare o come attivare il sistema di emergenza”, riferisce Bloomberg in un articolo incentrato sulle maniglie retrattili delle Tesla.
L’effetto Cina. Il gigante asiatico, primo mercato mondiale di veicoli elettrici, potrebbe cambiare le regole del gioco. Il Paese propone una normativa che consenta solo maniglie convenzionali o semi-a scomparsa con soluzione meccanica di emergenza. Dato che lo sviluppo di entrambi i sistemi è una soluzione non praticabile per molti produttori, un divieto in Cina potrebbe significare la scomparsa quasi universale di questo tipo di maniglie.
Oltre le maniglie. Anche l’Europa si sta muovendo in questa direzione. A partire dal 2026, il programma Euro NCAP non assegnerà cinque stelle ai modelli che integrano funzioni vitali solo tramite interfacce tattili, senza comandi fisici. In Cina questo era già una realtà, con l’obbligo di pulsanti fisici per determinate funzioni essenziali.
Il futuro immediato. Alcuni produttori hanno anticipato i tempi: Volkswagen e Audi privilegiano già le maniglie semi-a scomparsa con cavi meccanici di backup. Anche Wei Jianjun, amministratore delegato di Great Wall Motor, ha già denunciato pubblicamente “l’inutilità e i pericoli delle maniglie a scomparsa”. È molto probabile che, se la normativa cinese andrà avanti, vedremo meno auto con queste maniglie nelle concessionarie di tutto il mondo.