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La prima specie estinta di tartarughe delle Galapagos che torna al suo luogo d’origine

Le isole Galápagos formano un arcipelago situato nell’Oceano Pacifico, in Ecuador, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1979 per la sua straordinaria biodiversità. Probabilmente uno degli animali più conosciuti e rappresentativi di queste isole è la specie delle tartarughe giganti, che sono state minacciate e sono a rischio di estinzione a causa dell’azione dell’uomo. Tuttavia, gli sforzi per la loro conservazione hanno dato i loro frutti, come nel caso della Galápagos Conservancy, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla ricerca scientifica e alla conservazione della biodiversità delle isole Galápagos. Ne fa parte il biologo conservazionista James Gibbs, che lavora al ripristino degli ecosistemi selvatici dell’arcipelago.

Il ritorno delle tartarughe sull’isola Floreana

Nella prima metà del XVI secolo, con l’arrivo degli europei alle isole Galapagos, iniziò il periodo di declino della popolazione di tartarughe giganti, come indicato dai dati della Galapagos Conservancy, raccolti dal ‘National Geographic’. Tuttavia, il punto critico è stato raggiunto a partire dal XIX secolo, a causa delle navi baleniere, i cui marinai si nutrivano di tartarughe e le utilizzavano come provviste per i loro viaggi. Ciò ha ridotto drasticamente il numero di esemplari, fino a quando, a partire dal 1970, è iniziato il periodo di conservazione con l’obiettivo di salvare le tartarughe giganti. Uno dei casi di successo è stato quello della tartaruga Floreana, che era considerata estinta.

I ricercatori hanno iniziato ad approfondire lo studio di alcune specie di tartarughe giganti che si credevano estinte, come nel caso della tartaruga Floreana, motivati dagli strani geni ottenuti dagli esemplari trovati nel vulcano Wolf. Poiché non esistevano animali vivi di questa specie con cui confrontare entrambi i geni, si è fatto ricorso a ossa e gusci risalenti all’inizio e alla metà del XIX secolo. Alla fine, gli scienziati sono riusciti a ottenere materiale genetico sufficiente per studiarlo e concludere che le tartarughe del vulcano Wolf appartenevano allo stesso gruppo della tartaruga Floreana del passato. Si trattava, cioè, di una specie ibrida, che condivideva i geni con la tartaruga Floreana ormai estinta, secondo quanto scoperto dagli specialisti.

Dopo le spedizioni per raccogliere altri campioni delle tartarughe del vulcano Wolf e studiare l’ascendenza degli esemplari, gli scienziati hanno preso una decisione: catturare i discendenti della specie di tartaruga Floreana, promuovere l’allevamento e ripopolare così l’isola Floreana grazie a questi ibridi. Nel 2015, ne sono state scelte e trasferite in un centro di allevamento situato nel parco nazionale dell’isola di Santa Cruz un totale di 30. Attualmente, tale cifra è cresciuta fino a 600 esemplari, con un totale di 300 in età idonea per essere reintrodotti. Si prevede di liberare le tartarughe sull’isola di Floreana quando inizieranno le piogge, alla fine di quest’anno.

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