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In questo Paese si richiede il sequestro dell’olio d’oliva, noto soprattutto come prodotto illegale

In Argentina, l’Amministrazione Nazionale dei Medicinali, degli Alimenti e della Tecnologia Medica (ANMAT) ha ordinato la rimozione immediata di due rinomate marche di olio d’oliva da tutti i negozi e dalle piattaforme digitali di vendita, poiché rappresentano un potenziale rischio per la salute dei consumatori. Con le delibere 6677/2025 e 6678/2025, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale, l’Esecutivo ha comunicato che si tratta di prodotti confezionati senza la dovuta etichetta, il che costituisce una grave violazione del Codice Alimentare Argentino e, pertanto, li rende merci non autorizzate.

Questi sono gli oli vietati dall’ANMAT

Dopo un’indagine da parte delle autorità dell’ANMAT, sono state riscontrate irregolarità nell’etichettatura, per cui l’organismo incaricato del controllo sanitario ha chiesto che fossero ritirati:

Quali irregolarità ha riscontrato l’ANMAT in questi prodotti?

L’ANMAT ha riferito che questi oli d’oliva non disponevano di registrazioni dello stabilimento e dei prodotti. Per questo motivo, il prodotto non è conforme alle normative alimentari vigenti, il che potrebbe mettere a rischio la salute dei consumatori.

A loro volta, le confezioni individuate erano etichettate in modo falso, poiché riportavano un Registro Nazionale dello Stabilimento (RNE) e un Registro Nazionale dei Prodotti Alimentari (RNPA) che in realtà appartenevano a un altro prodotto diverso.

La decisione dell’ANMAT sugli oli d’oliva contraffatti

Dopo aver osservato tutte le irregolarità presenti negli oli Arauco e Campos de Arauco, è stato ordinato il divieto di produzione, frazionamento e commercializzazione in Argentina e su tutte le piattaforme di vendita online di questo prodotto in “qualsiasi presentazione, lotto e data di scadenza”.

Tra i motivi della decisione si sottolinea che “non è possibile garantire la tracciabilità, le condizioni di produzione, la qualità con adeguati livelli di controllo secondo le condizioni stabilite dalla normativa vigente, né la sua innocuità”.

Hanno inoltre richiesto la sospensione della commercializzazione su tutto il territorio nazionale dei prodotti che riportano l’etichetta RNE N.º 13005521. Si tratta infatti di un numero di registrazione inesistente.

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