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Il prezzo del rame raggiunge il valore più alto degli ultimi 16 mesi, spinto dall’incidente in una miniera in Indonesia

Lunedì scorso il prezzo del rame ha raggiunto il suo sesto valore storico alla Borsa dei Metalli di Londra (LME). Il metallo rosso è stato quotato durante la giornata a 4.812 dollari la libbra, con un aumento dello 0,68% rispetto a venerdì.

Il rame in crescita: perché gli esperti vedono un potenziale di ulteriore crescita

Questo valore è il più alto dal 21 maggio 2024, data in cui il rame ha registrato 4.887 dollari USA la libbra. L’incidente nella miniera di Grasberg in Indonesia sarebbe una delle ragioni principali di questo aumento, a causa delle restrizioni nell’offerta del metallo rosso. Anche l’incidente di El Teniente sarebbe un altro fattore che starebbe spingendo al rialzo il valore del rame.

Juan Cristóbal Ciudad, analista di mercato e senior industry di Plusmining, afferma che “in un orizzonte di medio e lungo termine, la tendenza prevista continua ad essere al rialzo, sostenuta da solide basi di mercato: una domanda dinamica trainata da nuovi utilizzi del rame e un’offerta con una capacità di espansione limitata, oltre a un’evidente vulnerabilità di fronte a eventi avversi, come i recenti incidenti in importanti giacimenti”.

Ciudad aggiunge che “le proiezioni suggeriscono che il prezzo giornaliero del rame potrebbe ancora registrare nuovi aumenti, in linea con il contesto di mercato ristretto e le condizioni strutturali del settore”.

Motivi dell’aumento

Ci sono diversi fattori che potrebbero influenzare questo aumento. Uno di questi è l’incidente avvenuto l’8 settembre scorso nella seconda miniera di rame più grande del mondo, Grasberg. Il giacimento si trova in Indonesia ed è di proprietà di un’azienda statale di quel governo al 51% e di Freeport-McMoRan al 49%, che gestisce la miniera.

“Il blocco della miniera di Grasberg in Indonesia è il principale shock che spiega la tendenza al rialzo delle ultime settimane. L’incidente e la dichiarazione di forza maggiore comportano perdite produttive rilevanti per il 2025-2026, riconfigurando il bilancio verso il deficit e generando un premio di rischio che si è immediatamente trasferito sul prezzo del metallo”, ha sottolineato la Commissione cilena del rame (Cochilco) nel suo rapporto settimanale relativo alla settimana precedente.

L’8 settembre la miniera gestita da Freeport-McMoRan è stata travolta da una valanga di fango. L’incidente ha provocato la temporanea interruzione delle attività minerarie di Glasberg. L’azienda ha calcolato che circa 800 mila tonnellate metriche di materiale umido sono entrate nella miniera a cielo aperto di Grasberg, raggiungendo diversi livelli del giacimento.

Domenica scorsa, Freeport-McMoRan ha comunicato di aver trovato i cinque dispersi deceduti. In totale, le vittime sono state sette. La società mineraria sta preparando un’indagine, condotta da esperti esterni, per identificare le cause dell’incidente e formulare raccomandazioni per evitare incidenti futuri. L’indagine dovrebbe concludersi alla fine di quest’anno.

Oltre a Gasberg, al prezzo del rame si aggiunge il fattore cileno. Cochilco ha sottolineato nel suo rapporto settimanale che “il calo della produzione in Cile nel mese di agosto, influenzato dagli incidenti nelle operazioni di Codelco, ha aggiunto un ulteriore fattore di rischio all’offerta”.

“Nel complesso, il deprezzamento del dollaro, l’interruzione di Grasberg e i tagli alla produzione in Cile spiegano il consolidamento dei prezzi vicini ai massimi di diversi mesi, nonostante la persistente fragilità della domanda cinese”, ha aggiunto il rapporto.

“Una buona notizia per il Cile”

Il direttore esecutivo di Núcleo Minero, Álvaro Merino Lacoste, dice a Pulso che “le restrizioni nell’offerta di rame hanno fatto salire il prezzo del metallo”.

Aggiunge che anche l’alluvione dello scorso maggio nel complesso Kamoa-Kakula, nella Repubblica Democratica del Congo, e l’incidente avvenuto a El Teniente hanno influito sul valore del metallo rosso.

-Quanto ha influito l’incidente di Grasberg sull’aumento del prezzo del rame?

L’incidente di Grasberg è un fattore molto rilevante nella restrizione dell’offerta osservata nelle ultime settimane. La produzione di Grasberg è dell’ordine di 800 mila tonnellate all’anno e si stima che l’impatto sulla produzione sarebbe di 591 mila tonnellate in meno tra settembre 2025 e la fine del 2026, quindi l’effetto sul mercato è significativo.

-Il prezzo del rame continuerà ad aumentare?

Ciò dipenderà dall’andamento dell’economia mondiale, in particolare della Cina, principale consumatore che attualmente assorbe il 60% del consumo mondiale, a cui si aggiungono il tasso di cambio del dollaro a livello internazionale, l’incertezza generata dalla situazione fiscale negli Stati Uniti e le prossime mosse sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel grande paese del nord.

-Cosa bisogna osservare nei prossimi giorni riguardo all’andamento del metallo rosso?

Bisogna prestare attenzione all’andamento del dollaro a livello internazionale, perché se si deprezza spinge al rialzo il prezzo del rame e, al contrario, ne fa scendere il valore. Occorre inoltre prestare particolare attenzione all’evoluzione della chiusura del governo negli Stati Uniti e alle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, giovedì 8 ottobre.

-Qual è l’impatto dell’aumento del prezzo del rame sulle finanze pubbliche del Cile?

L’aumento del prezzo del rame è una buona notizia per il Cile, perché contribuisce a un maggiore finanziamento fiscale. Per ogni centesimo di dollaro di aumento medio annuo del suo prezzo, il Paese riceve 120 milioni di dollari in più dalle esportazioni e il fisco 60 milioni di dollari in più dalla maggiore tassazione dell’industria mineraria privata e dalle eccedenze di Codelco.

Alla chiusura dei mercati lunedì l’Ipsa ha registrato un calo dello 0,65%, raggiungendo gli 8.832,48 punti. Il prezzo del dollaro è stato di 963 pesos alla Borsa di Santiago. L’S&P 500 ha chiuso con un rialzo dello 0,36%, a 6.740 punti.

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