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Ha denunciato un’azienda per frode perché da più di un anno non gli autorizzano i lavori di ristrutturazione della sua casa

“Ci sarebbero circa 20 imprenditori edili nella stessa situazione”. Lo afferma l’avvocato di Agustín, anch’egli imprenditore, che ha denunciato un’azienda per frode perché la licenza della sua casa a Tigre è bloccata dalla fine dello scorso anno.

Il progetto edilizio a Noordelft è stato sospeso a causa dello scandalo relativo all’ascensore non consegnato

Avevano 180 giorni di tempo per la consegna. Hanno firmato nel maggio dello scorso anno”, afferma l’avvocato in merito alla data in cui i denunciati avrebbero dovuto terminare il loro lavoro e non l’hanno fatto. Per questo motivo la vittima ha deciso di portare il caso in tribunale e il fascicolo è stato affidato alla Procura penale e correzionale n. 56, guidata da Mariano Orfila.

L’imprenditore ha presentato una denuncia penale contro la società Condor S.R.L. per il presunto reato di frode. Nella sua denuncia, la vittima ha riferito che nel maggio 2024 ha acquistato materiali destinati all’opera in costruzione situata nel quartiere Yacht di Nordelta, per un importo di 31.441.000 dollari più IVA.

Secondo quanto da lui esposto, il contratto è stato inviato tramite corriere e recava la firma della socia amministratrice dell’azienda. Nelle sue clausole era stabilito che la società doveva fornire i materiali, effettuare il montaggio e consegnare l’ascensore in condizioni di funzionamento, oltre a presentare la documentazione tecnica e il personale specializzato necessario per l’installazione.

Tuttavia, fin dall’inizio sono iniziati i problemi. L’imprenditore ha sottolineato che i termini sono stati ripetutamente violati e che, nonostante le sue proteste, l’azienda offriva scuse e risposte evasive senza fornire date concrete.

Il 30 aprile 2025, l’azienda ha effettuato una presunta consegna di materiali che sono stati lasciati nel garage del cantiere senza bolla di consegna, imballaggio o protezione, il che, secondo il denunciante, impediva di accertarne la corrispondenza con l’ascensore commissionato. Tra questi elementi c’erano alcune porte che sono state consegnate senza planimetria né guida tecnica, il che ne rendeva impossibile l’installazione.

Il denunciante, assistito dal legale Fernando Madeo Facente, ha sottolineato che, a quel punto, l’azienda non aveva consegnato i componenti essenziali dell’ascensore, né aveva presentato la squadra di montatori né esibito la documentazione richiesta. Di fronte alle sue insistenti richieste, ha ricevuto prima risposte evasive e poi il silenzio assoluto. Attualmente, i lavori rimangono paralizzati, poiché il montaggio è indispensabile per proseguire il progetto.

“Questo modo di agire rivela un piano fraudolento”, ha affermato. Il documento sottolinea che i fatti costituiscono gli elementi del reato di truffa: l’inganno iniziale, che consisteva nel simulare la capacità tecnica e la volontà di adempiere; l’errore indotto nella vittima, che ha creduto a tale simulazione e ha effettuato i pagamenti; l’atto di disposizione patrimoniale, per cui si è verificato un esborso economico senza reale corrispettivo; e il danno concreto, non solo per la somma versata, ma anche per il blocco dei lavori.

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