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Esperto in scienze comportamentali: «Presto attenzione al linguaggio del corpo perché, nell’analisi, l’importante è provocare reazioni fisiologiche ed emotive che mi forniscono ulteriori informazioni»

Le persone comunicano parlando, ma anche nei momenti in cui non emettono alcun suono stanno comunicando. Si tratta della cosiddetta “comunicazione non verbale”, in cui le persone “dicono” cose senza dirle.

Come un agente dell’FBI legge le persone: il metodo della “provocazione delle reazioni” attraverso il linguaggio del corpo

Lo facciamo attraverso i nostri gesti, le espressioni, i piccoli movimenti o suoni e molto altro ancora che gli esperti in questo tipo di comunicazione prendono in considerazione per estrarre più informazioni di quelle che si ricevono parlando con una persona.

Queste conoscenze sono utilizzate in molteplici discipline: dalla psicologia alla comunicazione politica, passando anche per gli interrogatori di polizia. Ne parla l’esperto di scienze comportamentali Juan Manuel García, che ha recentemente pubblicato un libro intitolato Ciencias del comportamiento: Domina la comunicación no consciente para leer a las personas e influir en ellas (Scienze comportamentali: padroneggia la comunicazione inconscia per leggere le persone e influenzarle).

Questo agente della Guardia Civil, formato in Negoziazione di Incidenti Critici e Analisi Comportamentale dall’FBI, ha parlato delle sue conoscenze in materia di comunicazione non verbale nel podcast Un Pódcast Con Acento. García ha raccontato che, durante un interrogatorio, quando osserva che una persona “non ha molto altro da dire, faccio una domanda un po’ più chiusa e comincio a prestare attenzione al suo linguaggio del corpo”.

Secondo l’esperto, l’importante nell’analisi della comunicazione non verbale e del linguaggio del corpo è controllare l’interazione con la persona in modo che l’esperto possa provocare reazioni in lei. Sottolinea che il suo lavoro non consiste nell’“analizzare gratuitamente” il linguaggio non verbale che emerge dall’interrogato.

Spiega che prima lascia parlare la persona e, quando vede che tace, le pone una domanda e analizza la sua reazione non verbale dopo averla ascoltata. Con queste domande, provoca “reazioni fisiologiche ed emotive” che gli forniranno “ulteriori informazioni”, assicura.

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