Si dice spesso che il passato era migliore, ma potremmo chiederci se questa frase sia vera o meno. È una domanda che possiamo porci non solo noi comuni mortali, ma anche gli esperti, soprattutto quelli che lavorano nel campo della psicologia, che cercano di svelare le complessità dell’essere umano, il modo in cui pensa, sente ed evolve in tutto il suo spettro. Ecco perché cercano anche il segreto della felicità.
Perché il passato ci sembra sempre migliore?
Su Linteraute ne scrivono, sollevando la questione se ci siamo mai chiesti se oggi siamo più felici rispetto al recente passato o, semplicemente, in quale periodo della nostra vita lo siamo stati di più. Commentano che, riflettendoci, è comune concentrarsi sul presente e pensare a periodi più lontani, specialmente all’infanzia, cosa che la psicologia definisce come un atteggiamento classico in questo senso, ma che potrebbe non essere del tutto vero.
Come abbiamo sottolineato, quando si chiede alle persone di indicare il momento più felice della loro vita, molte ricorrono alla nostalgia e menzionano la spensieratezza dell’infanzia o l’intensità della giovinezza, aggiungendo anche la variabile della saggezza della vecchiaia. Tuttavia, la ricerca psicologica contemporanea non è d’accordo con questo.
Non è una questione di numeri
In linea con quanto sopra esposto, gli psicologi sottolineano che l’infanzia è spesso idealizzata per la sua innocenza, spensieratezza e gioia, ma in realtà è un periodo di dipendenza e limitazioni, mentre la giovinezza, stereotipata come una fase di opportunità e scoperte, ha l’handicap dei sentimenti di insicurezza e ansia che spesso si sviluppano comunemente. Per quanto riguarda la vecchiaia, non c’è consenso, ma sempre più voci la sottolineano.
Quindi, se la felicità di queste fasi non è del tutto reale, dove la troviamo? Lo psicologo e autore Rafael Santandreu sembra avere la risposta a questa domanda, partendo dal presupposto che la vera felicità non dipende tanto dal numero di anni che abbiamo, ma da come percepiamo e affrontiamo la vita. Lo ha commentato in un video sul suo account Instagram, dove ha 229.000 follower. Lì ha individuato diversi punti che ritiene essere la chiave di tutto.
“La fase migliore della vita di una persona è quando inizia a pensare correttamente, smette di lamentarsi e apprezza le cose incredibili, magiche e persino spirituali che la circondano in ogni momento”, affermando che la consapevolezza può trasformare la nostra esistenza più della nostalgia di un’epoca passata. “Quando decidi di farlo, quando inizi a farlo con intensità e concentrazione, inizia ad avere un effetto sulla tua mente. È allora che inizia la fase migliore della vita, molto più felice e intensa di quando eri bambino o adolescente”, assicura lo psicologo spagnolo che crede di aver trovato la chiave della felicità.