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In questo Paese, in caso di morte dell’ex coniuge con cui si condivideva la pensione, è possibile ottenere il 100% della pensione in caso di perdita del capofamiglia

I beneficiari di pensioni di reversibilità nel regime delle Clases Pasivas devono sapere che hanno diritto a recuperare il 100% della prestazione quando muore l’ex coniuge con cui condividevano l’importo. La Corte Suprema ha stabilito una dottrina in tal senso, chiarendo che non si tratta di un “aumento” straordinario, ma della restituzione del diritto originario del coniuge superstite. Va detto che, sebbene la Direzione Generale dei Costi del Personale e la Corte Superiore di Giustizia di Madrid avessero negato tali aumenti ritenendo che la legge non prevedesse espressamente tale ipotesi, la sentenza della Corte Suprema spiega che la pensione di reversibilità è unica e integrale fin dall’inizio, e viene distribuita tra più beneficiari solo finché tutti sono in vita, poiché quando uno di essi viene a mancare, il superstite riceve l’intero importo.

Un diritto che deriva dalla pensione di reversibilità unica

Se guardiamo alla normativa, la Legge sulle pensioni dei dipendenti pubblici non stabilisce letteralmente cosa succede quando muore uno dei beneficiari che hanno diritto alla stessa pensione di reversibilità. Di fronte a questa lacuna, la Corte Suprema interpreta la norma in conformità con la Costituzione e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, dando più forza al principio di solidarietà sociale e di protezione degli anziani.

Pertanto, e per tutto quanto spiegato, stabilisce che, una volta estinta la partecipazione dell’ex coniuge per decesso, la vedova o il vedovo superstite recupera il diritto integrale. In altre parole, non si tratta di sommare percentuali, ma di restituire il 100% che spettava originariamente al beneficiario principale.

Un esempio reale: da meno del 50% al 100%

Il caso che ha dato origine a questa sentenza (consultabile a questo link del Potere Giudiziario) è quello di una donna che percepiva solo il 48,8% della pensione di reversibilità, perché l’altra parte era attribuita all’ex moglie del defunto. Dopo la morte di quest’ultima, ha chiesto all’Amministrazione di riconoscerle l’intero importo, ovvero il 100%, ma la richiesta è stata respinta.

In primo luogo, la Direzione Generale dei Costi del Personale ha negato l’aumento e successivamente il Tribunale Superiore di Giustizia di Madrid ha confermato il rifiuto, sostenendo che la legge non contemplava un caso di aumento, salvo in casi eccezionali, come le situazioni legate al terrorismo.

Tuttavia, la Corte Suprema ha corretto questo criterio e nella sua sentenza (ATS 6689/2023) spiega che la pensione spetta interamente al coniuge superstite (quello che sopravvive delle due vedove) e che la distribuzione iniziale era valida solo finché l’altra beneficiaria era in vita. Dal momento del suo decesso, la ricorrente ha diritto al 100% dell’importo, consolidando così un precedente che va a beneficio di molti altri casi simili.

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