Probabilmente, a tutti è capitato almeno una volta di incontrare una persona che ci fissa intensamente negli occhi durante una conversazione, provocandoci probabilmente un certo disagio. O forse fiducia? Le ragioni per cui si comporta in questo modo possono essere molto diverse dal punto di vista psicologico, poiché tutto dipende dalla personalità, dal contesto in cui si verifica la situazione, da quanto tempo mantiene lo sguardo “fissato” e da tutto ciò che non è linguaggio verbale, che ha una grande influenza. Abbiamo quindi consultato la psicologa e ipnoterapeuta Daniela Constantin, esperta nell’accompagnare le persone che cercano di superare blocchi emotivi, ansia e insonnia, per cercare di svelare le ragioni che portano una persona a questo comportamento che in molti casi può essere considerato intimidatorio.
Guardare fisso negli occhi… Intimidazione o fiducia?

Come spiega la psicologa consultata, “quando una persona guarda fisso negli occhi in contesti professionali, questo gesto è solitamente associato alla sicurezza. Quando qualcuno sostiene lo sguardo di un’altra persona, trasmette vicinanza, sicurezza e persino connessione. Una persona che si sente insicura o molto timida difficilmente manterrà questo tipo di sguardo”.
Un chiaro esempio di fiducia si verifica “quando una persona parla in pubblico: se guarda il pubblico in modo fermo e diretto, trasmette fiducia, connessione e persino potere, ma da una posizione sicura, non di dominio o sfida. La conseguenza è che si crea una maggiore connessione con il pubblico. Il pubblico apprezzerà sempre di più qualcuno che guarda davanti a sé piuttosto che qualcuno che fissa solo lo schermo o guarda verso il basso”.
In terapia, anche questo contatto visivo significa fiducia, ma in questa relazione si aggiungono dettagli essenziali come l’empatia e la presenza, che fanno sentire l’altra persona vista e compresa. “Nei contesti sociali, uno sguardo fisso è spesso segno di sincera attenzione: la persona è interessata a ciò che dici e vuole ascoltarti”.
