Meta acquisirà Rivos, una startup californiana specializzata nella progettazione di chip basati su RISC-V, secondo fonti di Bloomberg. Oltre alle capacità dei suoi chip, l’operazione fa parte di una strategia più ampia: liberarsi dalla dipendenza da NVIDIA e assumere così il controllo della propria infrastruttura per l’intelligenza artificiale senza i suoi chip.
Meta acquisisce la startup Rivos nella lotta strategica con NVIDIA per i chip per l’intelligenza artificiale

La posta in gioco. Negli ultimi anni, NVIDIA ha dominato il mercato delle GPU per l’IA grazie a CUDA, la sua piattaforma di sviluppo proprietaria che è diventata lo standard de facto per l’addestramento e l’esecuzione di modelli di intelligenza artificiale. Oggi siamo arrivati al punto che chiunque voglia fare IA su larga scala ha bisogno dei chip NVIDIA, e questo conferisce all’azienda un enorme potere di mercato, poiché fornisce l’hardware necessario per un settore in cui tutti vogliono entrare. Meta, nonostante abbia alcuni dei migliori modelli aperti del settore con LlaMa, continua a spendere miliardi ogni anno in hardware NVIDIA.
La mossa strategica. Con Rivos, Meta non acquista solo un’azienda, ma un’alternativa all’attuale stack tecnologico. La startup sviluppa GPU e acceleratori di IA basati su RISC-V, uno standard di architettura open source che minaccia il tradizionale duopolio di x86 (Intel e AMD) e ARM. Meta sta già lavorando al proprio chip interno, il Meta Training and Inference Accelerator (MTIA), progettato insieme a Broadcom e prodotto da TSMC, ma i progressi non sono così rapidi come Zuckerberg vorrebbe. Secondo fonti citate da Bloomberg, il CEO avrebbe cercato attivamente rinforzi sul mercato per accelerare lo sviluppo.
Non è l’unica. Meta si aggiunge così a una corsa in cui i suoi rivali tecnologici hanno già un vantaggio. Google ha le sue TPU, Amazon ha Trainium e Microsoft ha sviluppato Maia. La guerra dell’IA non si vince solo con i modelli migliori, ma anche con il chip che li esegue e Meta, nonostante stia bruciando centinaia di miliardi di dollari in IA, stava rimanendo indietro su questo fronte.
Il contesto. L’acquisizione di Rivos non è una mossa isolata. Meta aveva già tentato di acquistare FuriosaAI, una startup sudcoreana specializzata in chip per l’addestramento di sistemi di IA, ma l’offerta di 800 milioni di dollari è stata rifiutata. Inoltre, l’azienda ha recentemente annunciato un investimento di 29 miliardi di dollari per costruire un enorme data center in Louisiana e prevede di spendere fino a 72 miliardi quest’anno in infrastrutture legate all’IA.
La sfida di RISC-V. Rivos rappresenta una scommessa ambiziosa. Sebbene RISC-V non sia ancora riuscito a penetrare in modo massiccio nei data center statunitensi (la sua presenza è limitata principalmente a microcontrollori e dispositivi IoT), il suo potenziale è innegabile. La Cina sta già lanciando tablet e laptop con questa architettura. Se Meta riuscisse a sviluppare un acceleratore di IA basato su RISC-V in grado di sostituire gli H200 di NVIDIA nelle sue operazioni interne, sarebbe un colpo notevole per lo standard dominante.
