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L’elettrodomestico che tutti hanno in casa e che consuma quanto 65 frigoriferi funzionanti contemporaneamente

Se analizziamo uno per uno gli elettrodomestici di casa, possiamo constatare che quello che consuma di più in totale non è il più potente, ma entra in gioco anche il tempo di funzionamento. Distinguiamo quindi due categorie: quelli che consumano molta energia in modo puntuale, ovvero con un fabbisogno energetico elevato in brevi periodi di tempo, e quelli a basso consumo (rispetto ai precedenti) ma che vengono utilizzati per molte ore al giorno. Il miglior esempio di quest’ultimo caso è il frigorifero, che rimane sempre acceso. Nella prima categoria troviamo il forno, il ferro da stiro, il riscaldatore, il piano cottura in vetroceramica o la lavatrice.

Il forno è il grande alleato in cucina e il nemico nella bolletta dell’elettricità

Fattori come le tecnologie, l’età dell’apparecchio, le sue prestazioni o l’efficienza possono far variare enormemente la forbice, ma diversi calcoli dell’Istituto per la diversificazione e il risparmio energetico (IDAE) e di aziende di commercializzazione di energia come Rl o NEG offrono queste forbici di consumo orario:

  • Forni: tra 2.000 e 3.000 watt
  • Piani cottura in vetroceramica e a induzione: tra 1.500 e 6.500 watt
  • Radiatori elettrici: tra 1.500 e 2.500 watt
  • Ferri da stiro: tra 1.500 e 3.500 watt
  • Bollitori elettrici: tra 1.500 e 2.500 watt
  • Asciugacapelli: tra 1.500 e 2.000 watt
  • Piastre per cucinare: tra 1.500 e 2.000 watt
  • Friggitrici elettriche: tra 1.500 e 2.500 watt

Tuttavia, come accennato in precedenza, ci saranno cucine con fornelli a gas e altre con piano cottura in vetroceramica, ma il forno è, insieme al frigorifero, l’elettrodomestico che domina la cucina. Nel caso del frigorifero, parliamo di 100-300 kWh all’anno nei modelli efficienti (attenzione perché possono superare i 600 kWh nei modelli vecchi e/o non efficienti), che equivalgono a 0,27-0,82 kWh al giorno, ovvero tra i 30 e i 90 watt all’ora.

Tuttavia, è importante sottolineare che il frigorifero non consuma energia in modo costante, poiché il motore si attiva a cicli (da qui il calcolo su base annuale). Se prendiamo rispettivamente i valori di consumo più bassi per il forno e il frigorifero, otteniamo questa differenza abissale.

In entrambi i casi, entrambi gli elettrodomestici devono raggiungere una temperatura impostata e mantenerla, ma mentre il forno parte dalla temperatura ambiente e raggiunge punte elevate, nel caso del frigorifero si tratta di stabilizzare il freddo interno. Inoltre, il forno consuma anche in stand by. Il consumo energetico del forno è tale che è particolarmente importante dedicare un po’ di tempo alla ricerca e investire nell’acquisto di un modello efficiente.

A causa del suo consumo, alcuni scelgono di sostituirlo con la friggitrice ad aria per determinate preparazioni, ma il forno rimane un ottimo alleato in cucina, a patto di seguire alcuni consigli come sfruttare la sua capacità di preparare più piatti contemporaneamente, spegnerlo un po’ prima per sfruttare il calore residuo o evitare di aprire spesso la porta.

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